Sono passati 21 anni dal primo giorno che ho tenuto in braccio mio figlio Mattia, guardavo i suoi occhioni sbarrati e smarrito mi dicevo: “E adesso, da dove incomincio?. Socrate diceva “So di non sapere nulla”, e io l’ho capito subito! E poi, ancora una volta, la stessa tremenda sensazione si è ripetuta quando è nato Luca.

Mi sentivo forte dell’esperienza con Mattia e pensavo di replicare lo schema. Impossibile. Si ricomincia da zero. Cambia la persona. Cambia il rapporto. Cambia il carattere. Cambiano le sfide. Cambia la generazione. Cambiano tutto. È inevitabile. Ma che fatica!

Come si può rendere leggero e stimolante l’impegno di genitore? Come si può resistere alle sfide che inevitabilmente si presentano?

Immanuel Kant sosteneva “Agisci in modo che la tua azione possa essere elevata a legge universale.” Preso atto fin dall’inizio che non ne sapevo nulla, mi sono concentro a seguire l’insegnamento di Kant: agire con azioni elevate alla legge universale. Detta così può sembrare una cosa incomprensibile, invece il significato è molto semplice: essere da esempio per i miei figli.

Seguire questa idea è stata una liberazione dal quel peso eccessivo che tutti i genitori sentono, quel sentirmi sempre responsabile di quello che fanno i miei figli. Ho accettato che le loro azioni non possono essere sotto il mio totale controllo, nonostante il mio incessante e serio impegno.

Aristotele sosteneva che “l’educazione è la migliore provvista per la vecchiaia”, una frase suggestiva quando l’ho ascoltata da studente, straordinaria quando l’ho applicata al mestiere di genitore.

Essere genitori è un’opportunità meravigliosa per arrivare a quel grado di gratitudine verso la vita perché mi ha donato la possibilità di osservare per sempre l’evoluzione dei miei figli.

Mi sento ancora oggi un genitore apprendista, che accetta di stare in aspettativa, consapevole dell’elemento sorpresa, dei problemi in arrivo, delle gioie, delle sfide da affrontare e dell’imprevedibilità del ruolo, Tutte fonti di ansie e sconvolgente durezza, ma anche di attimi di rara bellezza.

Quando scegliamo di essere genitori accettiamo un mestiere impegnativo che va oltre ogni immaginazione e l’unica cosa che compensa l’enorme impegno a cui siamo chiamati, è l’emozione di affrontare insieme l’avventura. Qualunque essa sia.

LA SFIDA DI UN GENITORE APPRENDISTA